Il Posturologo

Chi è il Posturologo?

Chiariamo fin da subito che in Italia, la figura del posturologo, non è una figura professionale in alcun modo, non esiste ne un albo, ne un registro unificato, ne alcun riconoscimento ministeriale.

Molte Università Italiane propongono Master in Posturologia, che il più delle volte si rivelano superflui se si è già inseriti nel mondo del lavoro, questo però significa solamente che esistono corsi di specializzazione, ma appunto nessun corso abilitante alla professione di Posturologo.

Ciò non toglie che non si possa fare il posturologo in modo professionale ed etico!

Per poter fare il Posturologo, per diventare centro Postural Equipe e quindi poter applicare il metodo Postura Agile richiediamo ai professionisti che vogliono frequentare i corsi di posturologia SPRINTIT di essere in possesso di una laurea che li abiliti a svolgere un lavoro in ambito sanitario (medicina, fisioterapia, odontoiatria, logopedia ecc. ecc.), o in alternativa una laurea in Scienze Motorie. Di conseguenza non tutti i posturologi che SPRINTIT forma saranno necessariamente Medici, ci saranno anche Posturologi Laureati in Scienze Motorie o Fisioterapisti esperti di Posturologia.

Premesso quanto sopra, a nostro modo di vedere, il posturologo che esce dal nostro percorso di formazione, è uno “specialista della sanità” che si occupa di diagnosi e terapia posturale (se è un Medico) o valutazione posturale (nelle altre casistiche).

Cosa fa il Posturologo?

Il posturologo, valutando le strategie che il corpo del soggetto assume per vincere la forza di gravità, si occupa di identificare e “correggere” le funzioni dei recettori che stanno inviando informazioni errate al cervello.

La postura infatti non è tanto come TU consciamente decidi di posizionarti nello spazio, ma piuttosto come il TUO cervello decide di posizionarti senza che tu te ne accorga.

La nostra postura viene modificata sia da situazioni di dolore (mal di schiena, torcicollo, male alle ginocchia ecc. ecc.), ma anche “su ordine del cervello” quando cerca di compensare disfunzioni ai recettori posturali (occhio, piede, bocca, lingua, pelle, fascia, muscoli, vestibolo) che gli stanno inviando informazioni “errate”.

Ecco perché, quando si prova dolore, bisogna prima di tutto preoccuparsi di risolvere la fase acuta, (rivolgendosi eventualmente a Medici Terapisti del Dolore se dovesse essere necessario) in modo da escludere le modificazioni posturali derivate dai compensi che stai attuando proprio per sentire meno male.

In seconda istanza si può procedere con una visita posturale per identificare quali erano le origini scatenanti, in modo da risolvere la causa e prevenire l’insorgere del dolore in maniera definitiva.

Attuando una scelta oculata è possibile trovare un Professionista Sanitario che può intervenire su entrambi gli aspetti (dolore e postura), risparmiando quindi tempo e denaro.

Quali disturbi tratta e cosa cura il Posturologo?

I disturbi di cui si occupa maggiormente il posturologo sono: mal di schiena, inclusi mal di schiena cronici, ernie del disco, sciatalgia, lombalgia e dolori alla parte superiore o inferiore della schiena, dolore cervicale, compresi tensione muscolare al collo, torcicollo, rigidità e dolore alle spalle e al collo, dolore articolare, coinvolgendo articolazioni come spalle, gomiti, ginocchia e altre articolazioni del corpo, mal di testa ed emicrania, compresi mal di testa da tensione, emicranie ricorrenti o persistenti, scoliosi, iperlordosi, ipercifosi e altre deviazioni dalla normale postura, dolori articolari, inclusi artrite, artrosi e dolori articolari cronici, disturbi del sonno, come insonnia, difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno.

I recettori oggetto di valutazione da parte di un Posturologo sono: occhio, piede, bocca, lingua, pelle, fascia, muscoli, vestibolo.

La riabilitazione funzionale di questi recettori sarà l’attività principale che svolgerà il professionista dal punto di vista della Visita Posturale. Fermo restando che il dolore sia stato identificato e spento in modo adeguato prima di qualsiasi valutazione.

Alcuni esempi di errori recettoriali che impattano sulla postura sono: scarsa o nulla convergenza oculare, problemi fusionali, strabismo e microstrabismo, occhiali non perfettamente realizzati, scarsa propriocezione plantare, scarso tono muscolare plantare, calzature con riempimento di volta, scarpe troppo strette, deglutizione atipica, frenulo linguale corto, precontatti dentali, bite mal realizzati, problemi di occlusione, mancanza di denti, cicatrici attive, vertigini posizionali.

Quando rivolgersi al Posturologo?

La visita dal posturologo è sicuramente consigliata quando ricorsivamente si verificano dolori (quindi ormai cronicizzati), magari sempre della stessa entità e che interessano la stessa parte del corpo. In questo caso vuol dire che la cura sintomatica e locale sta avendo l’effetto desiderato (il dolore sparisce per settimane/mesi) ma non è risolutiva per intero, perchè viene tralasciata la causa che ha portato a quel dolore.

Un’altro motivo per rivolgersi ad un Posturologo è l’ambito sportivo e la performance atletica. Va da sè che se i recettori stanno dando informazioni disfunzionali, il cervello attua strategie errate, prende decisioni errate e le performance atletiche ne risentono. Un sistema sensoriale perfettamente efficiente, lascia al cervello “energia” per poter concentrarsi su compiti strategici e non sul banale controllo motorio basale.

Esempio: una non perfetta convergenza oculare, non consente al cervello di calcolare efficacemente i tempi di volo e contatto di oggetti che si muovono nell’aria (pallone da calcio che si avvicina, pallone da basket in volo, palla da tennis in avvicinamento, piattello in allontanamento ecc. ecc.) in tutti questi casi lo sportivo sarà poco efficace e/o penalizzato.

Infine un’altra motivazione forte per fare una visita dal Posturologo è: conoscere il funzionamento del proprio corpo e prevenire l’insorgenza di dolori a lungo termine. In fine dei conti fai il tagliando alla macchina una volta all’anno, per mantenerla efficente, perchè non fare almeno una volta nella vita un “tagliando posturale” che ti aiuta a mantenere in forma il tuo corpo?

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